PARCO NATURALE DEL CILENTO: ALLA RICERCA DELL’ESSENZIALE TRA STORIA E NATURA

Fuori stagione, liberato da turismo di massa dei mesi estivi, il Cilento rivela il suo lato più autentico e selvaggio: in autunno torna a essere una terra incontaminata e piena di incanto.

Le spiagge come Baia degli Infreschi o Cala Bianca, ormai deserte, si trasformano in paradisi di pace e silenzio.

I borghi arroccati raccontano storie di cultura e tradizioni millenarie.

I sentieri che dal mare si arrampicano verso la montagna offrono trekking indimenticabili, profumi di macchia mediterranea e panorami mozzafiato. Il percorso in macchina dalla costa a Padula attraversa le suggestive colline cilentane, tra paesaggi verdi e scorci sul Golfo di Policastro. Arrivati a Padula, la Certosa di San Lorenzo stupisce con la sua maestosità: chiostri immensi, affreschi barocchi e l’armonia architettonica creano un’atmosfera unica. Un viaggio che coniuga natura e cultura in un’esperienza indimenticabile: questo nuovo itinerario “My Dacia Road” rivela l’anima più pura di questo magnifico territorio.


SABATO (GIORNO 1) La Baia degli Infreschi e il Pianoro di Ciolandrea.

Trek e “Duster Trek”
Dedichiamo la mattinata al piacere dell’essenziale, prima con un “Duster Trek” su strade sterrate che si tuffano nel mare (i paesaggi sono incredibili) fino alla località “Oasi Infreschi”, e poi con un breve trekking di circa mezz’ora in cui raggiungiamo la Baia degli Infreschi, scendendo per il sentiero segnalato. Situata nel cuore del Cilento, questa magnifica baia è un gioiello naturale dalle acque cristalline, raggiungibile solo via mare o attraverso splendidi sentieri come quello suggerito: offre panorami mozzafiato immersi nella macchia mediterranea. Da “Oasi Infreschi” raggiungiamo in circa 10/15 minuti Cala Bianca per goderci un affaccio strepitoso.
Chicca dedicata agli amanti della passeggiata! L'itinerario più noto (e lungo) per raggiungere a Piedi Baia degli Infreschi è il sentiero che parte da Marina di Camerota, tra scogliere, profumi di mirto e rosmarino. Inserita tra le spiagge più belle d'Italia, è ideale per chi cerca tranquillità e bellezza selvaggia: un paradiso protetto nel Parco del Cilento.

Dove andiamo a pranzo?
Ci fermiamo a Scario, in uno dei suoi tipici ristoranti, affacciati sul mare e con vista sul porto. Il menù offre prelibatezze di pesce fresco, come crudi o grigliate e primi piatti a base di frutti di mare (i ricci sono la specialità del posto): niente di meglio per abbinare sapori autentici all’avvolgente profumo del mare.

L’avventura continua
Dopo pranzo il nostro obiettivo è il Pianoro di Ciolandrea. Conosciuto come "la terrazza del Cilento", offre una vista straordinaria su ben quattro regioni: Campania, Basilicata, Calabria e Puglia. Al tramonto, il panorama si accende di colori caldi, con il mare che riflette sfumature dorate e arancioni. Ammiriamo il Golfo di Policastro, le montagne del Cilento e l'orizzonte infinito: l’incontro perfetto per farsi abbracciare dalla bellezza selvaggia della natura. Da qui consigliamo una breve passeggiata fino alla Big Beach di San Giovanni a Piro!


DOMENICA (GIORNO 2): La Certosa di San Lorenzo e il pranzo in agriturismo

Nel cuore del Cilento
Il percorso “in Duster” da Marina di Camerota a Padula richiede circa 1 ora e 30 minuti senza forzare l’andatura. La strada attraversa paesaggi incantevoli, con viste spettacolari sulla costa cilentana e sulle montagne ricoperte di ulivi e boschi. Un tratto che combina la bellezza del mare e della natura selvaggia con l’entroterra cilentano.

L’arrivo a Padula
La sorpresa è grande: la Certosa di San Lorenzo a Padula è uno dei complessi monastici più estesi d'Europa, con sontuosi chiostri, affreschi barocchi e una biblioteca storica. Patrimonio dell’umanità UNESCO, è un gioiello architettonico immerso nel Parco Nazionale del Cilento: una visita guidata, che consigliamo, permette di immergersi nell'arte e nella spiritualità del barocco cilentano.

I sapori del territorio
Dopo il tour, un pranzo tipico nell’agriturismo in località Tre Santi ci riserva piatti tradizionali a base di prodotti locali, come “lagane” (la tradizionale pasta fresca) e ceci. È un vero e proprio tripudio di cultura e sapori autentici a pochi passa dallo splendido monastero.