MILLE PASSI NEL VUOTO NEI MONTI DELLA LUNA.

Siamo a Claviere (1.760 metri di quota) in Piemonte, il comune più ad ovest delle nostre Alpi, per attraversare il Ponte Tibetano più emozionante del mondo e vivere la magia dei Monti della Luna, caratterizzati da paesaggi alpini spettacolari e percorsi su strade sterrate capaci di regalare viste panoramiche mozzafiato.

SABATO (GIORNO 1) Il Ponte Tibetano e la Strada dell’Assietta.

Iniziamo subito la giornata con l’elettrizzante esperienza del ponte Tibetano di Claviere in un percorso ad anello sospeso nel vuoto composto da più ponti sospesi. Un’avventura con cui mettersi alla prova ma in totale sicurezza! Il percorso inizia con il primo ponte lungo 70 m che si innesta sul ponte principale - tra i più lunghi del mondo con i suoi 544 metri di lunghezza, a un’altezza da terra di circa 30 metri dal suolo - e poi sul terzo e ultimo ponte, lungo 90 metri e alto 90 metri da terra. Noi ci siamo veramente emozionati!

La Strada dell’Assietta.
Da qui, con uno spostamento di circa un’ora in direzione Sauze D’Oulz, raggiungiamo la zona di Sportinia imboccando la Strada militare sterrata dell’Assietta.
Qui ci sono ristoranti perfetti per una pausa pranzo!
Informatevi sulle condizioni della strada; generalmente è percorribile da veicoli come Dacia Duster o similari, anche non necessariamente 4x4, fino al Lago Nero (dove siamo arrivati noi nella splendida luce del tramonto).
Qui potrete fare inversione di marcia oppure scollinare verso Sestriere per un meraviglioso giro ad anello fino a Claviere!

DOMENICA (GIORNO 2) I Monti della Luna e loro magia

Partiamo per un fantastico percorso automobilistico attraverso i monti della Luna su strade sterrate ma generalmente ben mantenute. Da Claviere scendiamo per alcuni km verso Cesana e, poco prima dell’abitato, imbocchiamo sulla destra la strada sterrata per Sagna Longa. Seguendola, arriviamo al Lago Nero dei Monti della Luna e all’omonima fattoria (dove si possono acquistare ottimi formaggi di produzione propria!)

Dentro una cartolina.
Ripartiamo per raggiungere il Lago Freddo e la Baita Gimont, un paesaggio da cartolina. Qui si trova un ampio parcheggio e la partenza per un breve ma suggestivo percorso ad anello di poco più di un’ora porta, tra boschi di conifere e ampie radure che in primavera ed autunno si colorano di tinte inaspettate e sorprendenti. Seguiamo il sentiero e poi rientriamo nel percorso della pista da sci invernale puntando direttamente al punto di partenza. Dopo l’escursione, è ora di mangiare qualcosa, non c'è niente di meglio che una sosta con vista sul lago!